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Teatro Summarte

LA MORTE DI CARNEVALE

24 feb 2023, 21:00

Prezzo di listino €16,10
Prezzo di listino Prezzo di vendita €16,10
Vendita Esaurito
Venerdì 24 Febbraio al Teatro Summarte: "LA MORTE DI CARNEVALE".

L'acquisto è gestito da Dice, il nostro partner di vendita

Info spettacolo

Lo spettacolo dura circa 2 ore.

È consigliato arrivare in ancitipo.

All'interno del Teatro sarà aperto il bar.

Il Teatro non è dotato di parcheggio interno.

Come raggiungerci

Ci troviamo a Via Roma n 15, al centro di Somma Vesuviana.

In auto: uscita 268 più vicina "Somma Vesuviana", uscita ex162 più vicina "Pomigliano D'Arco". Avvia il navigatore.

In treno: Circumvesuviana linea per Sarno, fermata "Somma Vesuviana", dall'uscita procedere dritto fino all'incrocio, girare a destra e procedere dritto, troverete il Teatro alla vostra destra.

Non abbiamo un parcheggio interno ma è possibile parchegiare nei pressi del Teatro, a pochi metri è disponibile un parcheggio nei pressi della posta.

  • Commedia scritta da Raffaele Viviani, che regala al pubblico spunti di riflessione intrisi di ironia e di una vena di spensieratezza: la storia di Pasquale Capuozzi (detto Carnevale), un vecchio usuraio ossessionato dai soldi, che con la sua morte può rendere felici molti pretendenti, tra cui il nipote e la serva padrona, colei che gli è stata accanto per vent'anni. La sua morte "Presunta" determinerà una serie di malintesi, arrivando ad un finale inaspettato.

    Il regista si rifà ad alcuni canti dell'Inferno di Dante Alighieri, per l'occasione rielaborati in dialetto napoletano, i quali, come piacevoli intermezzi, accompagneranno lo svolgimento dell'opera.

    La chiave di lettura del regista nasce da un oculata attenzione alla drammaturgia del Viviani che dà l’impressione di aver raccontato in questo testo un vero "Inferno in terra": meccanismi comici si alternano a toni drammatici, con vizi, debolezze e peccati che accomunano i vari personaggi dello spettacolo ai protagonisti del viaggio del Sommo Poeta.

    Ruolo importante è quello che Viviani assegna al popolo, accostato agli ignavi, seguendo una linea narrativa brillante e dinamica.

    E se l'Inferno non fosse il regno ultraterreno della dannazione eterna? Se fosse la nostra vita qui sulla terra?

    Non ci resta che scoprirlo...

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